Rimini Life

Mese: Febbraio 2024 Pagina 1 di 4

Degrado all’ex questura. Intervista all’amministratore di Asi, Piero Aicardi

Rimini, 25 febbraio 2024

Come giustifica un investimento così importante a fronte di un piano particolareggiato decaduto e quindi di fatto in un’area sprovvista di pianificazione urbanistica? Vi erano state date rassicurazioni?

“Sono l’amministratore unico di Ariminum Sviluppo Immobiliare, che fa capo ad importanti imprenditori nazionali del settore edile. L’investimento è stato di certo significativo ma al tempo stesso ponderato, non solo noi infatti pensiamo che il prezzo che abbiamo versato corrisponda al valore effettivo di quell’area. Lo stesso perito del tribunale l’aveva valutata 14 milioni, l’Imu la versiamo al Comune di Rimini su un valore di 14 milioni, e 14 milioni li aveva offerti anche Conad nell’ambito dell’asta che alla fine ci siamo aggiudicati per 14 milioni e mezzo. In quell’area vi è un edificio esistente di 23.773 metri quadri di cui 17.773 destinati a direzionale e 6mila a residenze e accasermamenti e l’attuale regolamento comunale di Rimini consente la ristrutturazione degli edifici anche mediante demolizione e ricostruzione e cambio di destinazione d’uso.

L’area, quindi, non è sprovvista di pianificazione perché è disciplinata dal Psc e dal Rue tuttora vigenti. Su quest’area gli strumenti urbanistici prevedono, fra l’altro, la possibilità di realizzare anche una struttura commerciale con 1.500 metri quadri di superficie di vendita.

Se così non fosse, un operatore come Conad, che di mestiere gestisce supermercati, non credo avrebbe offerto 14 milioni. Va inoltre ricordato che il Comune stesso ha presentato un masterplan per partecipare al bando (Piers) per l’ottenimento di finanziamenti utili alla realizzazione di residenze Ers/Erp nell’ambito di un progetto di rigenerazione urbana, prevedendovi all’interno l’insediamento di una struttura commerciale di 1.500 mq di superficie di vendita”.

Dove nasce secondo lei la contrarietà che il comune ha subito manifestato di fronte al progetto RiminiLife?

“A mio parere il Comune non ha esaminato compiutamente la nostra proposta, ritenendo sic et simpliciter il progetto privo di pubblico interesse, ma non potrei escludere che la politica abbia focalizzato l’attenzione in realtà solo sul supermercato e, in particolare, sui mq. di superficie accessoria che abbiamo richiesto, non valutando appieno tutti gli ulteriori, ben più interessanti, profili. Tale superficie accessoria, infatti, secondo l’opinione dei tecnici comunali, genererebbe un carico di traffico eccessivo nell’area.

Nostri studi dimostrano il contrario, come del resto abbiamo documentato. Mi interrogo tutt’oggi sul motivo per il quale tale superficie accessoria debba procurare tanto traffico”.

In merito alle perplessità sulle superfici del supermercato: perché avere paura di un hub logistico per le spese online?

“La superfice accessoria che il nostro partner vorrebbe realizzare non può essere definita come “hub logistico”, termine che, come è noto, definisce un luogo in cui si svolgono tutte le attività relative alla logistica e alla successiva distribuzione della merce proveniente da diversi operatori, e che, normalmente, si colloca al di fuori dei centri urbani presso gli svincoli autostradali.

Il nostro progetto presentato in Comune non ripropone affatto la conformazione fisica di un hub logistico, e, peraltro, è stato ritenuto idoneo alle norme a cui devono attenersi i supermercati proprio dall’ufficio del commercio del Comune di Rimini.

I locali per la preparazione e consegna della spesa a casa, ordinata on line, non sono quindi hub logistici, e, in ogni caso, le norme del commercio non prevedono un limite alle superfici accessorie.

Occorre inoltre sottolineare che tale attività di consegna a casa, certamente, contribuisce a ridurre il traffico, non certo ad aumentarlo. Non so dirle un furgone quante spese trasporti mediamente, ma è facile comprendere come lo stesso sostituisca un numero ben più rilevante di veicoli, impiegati dai clienti per fare la spesa”.

Quale potrebbe essere il carico di furgoncini per le consegne?

“Non so dirglielo, ma certamente le consegne a domicilio si sono molto sviluppate negli ultimi anni. Le famiglie hanno iniziato ad apprezzarla ai tempi del lockdown imposto a causa del Covid, ed ora continua ad essere un servizio molto utile sia per chi, per i motivi più svariati, non ha possibilità o il tempo (o la voglia) di recarsi fisicamente a fare la spesa, sia per chi è invece fisicamente impedito e non ha altra possibilità che avvalersi di tale servizio, perché anziano o infermo.

È una opzione offerta da tutti i supermercati e obiettivamente molto apprezzata e, come dicevo, se in una giornata escono anche 10 o 15 furgoncini (circa 1 all’ora) vuol dire che ci saranno dalle 50 alle 70 auto in meno che dovranno recarsi al supermercato”.

A che punto sono i ricorsi al Tar presentati?

“Noi abbiamo presentato la nostra proposta progettuale che prevede come primo stralcio la demolizione degli edifici dell’ex questura con la realizzazione di un supermercato, abbattendo degrado e riducendo le volumetrie, e, come secondo stralcio, prevede di realizzare nelle aree attigue gli edifici dell’ex caserma, un parco, dei giardini e dei parcheggi a corredo di un mixité funzionale costituito da residenze studentesche, libere e agevolate, negozi di vicinato e una biblioteca, tutto a carico di Asi, oltre a cedere gratuitamente due lotti su cui il Comune può realizzare le palazzine Erp/Ers con i fondi regionali e un asilo traendo risorse dagli oneri concessori generati dall’intervento e pagati da noi. Entrambe le nostre proposte sono state respinte dalla Giunta comunale.

La prima, relativa al primo stralcio, perché non ci viene autorizzato il cambio d’uso, la seconda perché il progetto RiminiLife, mancherebbe, ad avviso della Giunta stessa, di interesse pubblico. Contro i due provvedimenti di diniego abbiamo promosso altrettanti ricorsi al Tar che sono ancora pendenti”.

Le proposte contenute nel progetto RiminiLife sono molto interessanti, ma la politica del muro contro muro non sembra partorire nulla. Ultimo in ordine di tempo il minacciato ricorso alla Corte dei Conti… ci chiediamo quindi se non sia il caso di cambiare mediatori. Cosa ne pensa?

“Marco Da Dalto è una persona molto competente in materia e non è il nostro mediatore, bensì è il responsabile e coordinatore del progetto.

Quanto al muro, non vedo alcun motivo per continuare ad apporne uno davanti alle nostre proposte che, come è già stato detto e scritto in plurime sedi e come la cittadinanza ha ben compreso, portano solo del bene a quel contesto degradato, agli abitanti del quartiere, a chi potrà abitare nelle nuove residenze, anche Ers e Erp che vi verranno realizzate, oltre che alla città di Rimini in generale.

Rimango confidente che si arriverà ad un ripensamento politico sulla mancanza di interesse pubblico del nostro progetto.

La denuncia alla Corte dei Conti è un’azione di cui abbiamo già informato Regione e Comune e rappresenta una iniziativa non solo a tutela della buona gestione delle finanze amministrate dal Comune ma anche e soprattutto dei cittadini. Nessuno deve temere se l’Autorità contabile verificherà se è corretto spendere denari pubblici con un esproprio, laddove vi è la disponibilità del proprietario a cedere gratuitamente le aree da espropriare, nell’ambito di un progetto di rigenerazione del comparto secondo le linee di indirizzo del Governo a cui fa riferimento anche il bando del Piers a cui ha partecipato il Comune per ottenere i finanziamenti pubblici”.

 

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I residenti tornano all’attacco: “L’ex questura va sgomberata” – L’ombra del racket sugli abusivi”

Rimini, 13 febbraio 2024

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Ex Questura Rimini, Da Alto: “Mai parlato di persone armate”

Il Responsabile Progetto Rimini Life smentisce il Comitato

Rimini, 12 febbraio 2024

Come ricostruito dal Comitato ‘Basta degrado ex questura’, nei giorni scorsi in rappresentanza di ASI ho incontrato i cittadini riminesi, ai quali è stata ribadita la nostra posizione. Ho spiegato, carte alla mano, perché da parte del Comune il continuare a parlare di hub logistico significa non aver letto il nostro progetto, strumentalmente alterare il dialogo e disorientare i cittadini. Ma sono argomenti che insieme alla promessa della consegna formale di una seconda proposta abbiamo già dichiarato pubblicamente. Rispetto al racconto del Comitato devo invece smentire di aver detto che all’interno dell’area ci sono persone armate. Non abbiamo nessuna segnalazione, né sensazione di questo tipo, diversamente avremmo immediatamente informato la Questura con cui siamo in contatto che sarebbe intervenuta prontamente.”: è la precisazione di Marco Da Dalto, Responsabile Progetto RiminiLife.

Che prosegue: “Sarebbe invece importante che il Comitato, o comunque i cittadini, dopo aver incontrato Amministrazione e ASI, esprimessero chiaramente la loro opinione su qual è il percorso che risolve la situazione: da una parte i ragionamenti sull’ampio quadrante e il PUG coi suoi tempi, dall’altra la proposta di ASI che chiede il via libera al supermercato concedendo un’enormità di aree pregiate al Comune che potrà realizzare quanto di più utile per l’interesse pubblico”.

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“Individui armati nella ex Questura di Rimini”

Nell’incontro con il comitato contro il degrado ASI denuncia “la mancanza di trasparenza dell’attuale Amministrazione Comunale”

Rimini, 12 febbraio 2024

Nel corso di un incontro riservato del Comitato Civico di BASTA DEGRADO EX QUESTURA con la proprietà dell’edificio, Marco Da Dalto, Resp. del Progetto Rimini Life per ASI, ha sottolineato il suo impegno nei confronti della Comunità, evidenziando però una “mancanza di rispetto dei principi di lealtà Vs. privato” da parte del Comune di Rimini a cui questo è obbligato dalla Costituzione.

Il Comitato le dicharazioni di Da Dalto, secondo il quale, nonostante gli sforzi di ASI, “l’Amministrazione Comunale non li ha mai ricevuti per discutere il primo progetto che poi sono stati costretti a presentare. Tale progetto comprendeva, da parte di ASI, la realizzazione, oltre che delle opere pubbliche, di uno studentato, residenze private e per le fasce deboli (in aggiunte a quelle del comune) ed un supermercato” Inoltre Da Dalto ha evidenziato “la mancanza di trasparenza dell’attuale Amministrazione Comunale, sottolineando che né il Sindaco né gli Assessori preposti hanno mai informato il Consiglio Comunale dei contenuti della loro prima proposta. L’opposizione stessa non era a conoscenza di tale offerta”.

Rispetto alla sicurezza, Da Dalto di Asi ha dichiarato che, “nonostante le azioni di dissuasione messe in atto, le loro ripetute segnalazioni e gli sforzi delle forze dell’ordine per proteggere l’edificio dall’occupazione abusiva, gli “inquilini” vi rientrano 3 giorni dopo ogni sgombero”. Ha richiesto un nuovo incontro con il Prefetto, il Questore e il Sindaco per trovare una soluzione efficace alla grave situazione sicurezza. “Dato che all’interno dell’edificio vi sono INDIVIDUI ARMATI ogni azione di sgombero deve essere adeguatamente programmata”.

Da Dalto ha informato il Comitato dei Cittadini BASTA DEGRADO EX-QUESTURA della presentazione di una nuova proposta al Comune entro febbraio. Tale proposta prevede la sola realizzazione del supermercato, così come oggi approvato dall’Ufficio del Commercio e la cessione gratuita di tutte le restanti aree (10mila mq circa). Ha inoltre garantito al Comitato che presenterà ricorsi alla Corte dei Conti. “L’attuale stallo sta causando danni economici non solo alla Proprietà ma anche al Comune. Tale ricorso alla Procura Contabile (anche detta Corte dei Conti) avrà ricadute anche a livello personale sulle persone fisiche degli attuali amministratori”.

A fronte di ciò, il Comitato Civico chiede “una risposta immediata ad ASI inclusi i ricorsi alla Corte dei Conti, per accelerare la volontà di tutti a risolvere la situazione”.

Chiediamo che Asi notifichi al più presto la nuova proposta al Comune e che immediatamente dopo venga organizzato, da parte del Comune (o di ASI), un incontro a tre: Asi, il Comune e i Rappresentanti della Comunità. Chiediamo al Comune di essere coinvolti nell’esame del progetto per trovare una soluzione collaborativa, che riduca la pressione urbanistica sull’intera zona (compreso stadio e Cittadella dell’ordine) e che metta fine a questa impasse sull’area dell’ex-Questura”, è la conclusione.

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Area via Bassi, comitato incontra Asi. Da Dalto: ricorso a Corte dei Conti (aggiornamento)

lo stabile di via Ugo Bassi

Rimini, 12 febbraio 2024

Prosegue la battaglia del Comitato Basta Degrado alla ex Questura di Rimini che si batte per ridare decoro all’area di via Ugo Bassi. I cittadini, dopo aver incontrato il comune, nei giorni scorsi hanno avuto un incontro con la proprietà, Ariminum Sviluppo Immobiliare. Il responsabile del progetto Rimini Life Marco Da Dalto, spiegano, ha ribadito la posizione molto critica nei confronti dell’amministrazione accusata anche di scarsa trasparenza per non aver mai informato il consiglio comunale dei contenuti della proposta che prevedeva la realizzazione di uno studentato, residenze private e per le fasce deboli e un supermercato. Sul tema della sicurezza, Asi ha confermato, nonostante gli sforzi, le difficoltà nell’impedire l’occupazione abusiva dello stabile. E’ stato chiesto anche un nuovo incontro con Prefetto, Questore e Sindaco per trovare una soluzione efficace. Da Dalto avrebbe infatti spiegato, riporta il comitato, che nell’edificio ci sarebbero anche individui armati e quindi ogni azione di sgombero deve essere adeguatamente programmata. Dichiarazione smentita però da Da Dalto: “non abbiamo nessuna segnalazione, né sensazione di questo tipo, diversamente avremmo immediatamente informato la Questura con cui siamo in contatto che sarebbe intervenuta prontamente” ha precisato. Entro febbraio la società formalizzerà al comune la nuova proposta che prevede la realizzazione del solo supermercato e la cessione gratuita delle altre aree all’amministrazione. Saranno presentati però da Asi anche ricorsi alla Corte dei Conti, ha precisato Da Dalto, visto che l’attuale stallo sta causando danni economici non solo alla proprietà ma anche al comune stesso. Un ricorso che, secondo il responsabile di Rimini Life, avrà ricadute anche a livello personale sugli attuali amministratori. Alla società, il comitato chiede di notificare al più presto la nuova proposta e auspica che immediatamente dopo venga organizzato, da parte del Comune (o di ASI), un incontro a tre: Asi, il Comune e i Rappresentanti della Comunità. All’amministrazione invece i cittadini chiedono di essere coinvolti nell’esame del progetto per trovare una soluzione collaborativa, che riduca la pressione urbanistica sull’intera zona (compreso stadio e Cittadella della Sicurezza) e che metta fine a questa impasse sull’area dell’ex-Questura.

Sarebbe importante – è il commento di Da Dalto dopo l’incontro – che il Comitato, o comunque i cittadini, dopo aver incontrato Amministrazione e ASI, esprimessero chiaramente la loro opinione su qual è il percorso che risolve la situazione: da una parte i ragionamenti sull’ampio quadrante e il PUG coi suoi tempi, dall’altra la proposta di ASI che chiede il via libera al supermercato concedendo un’enormità di aree pregiate al Comune che potrà realizzare quanto di più utile per l’interesse pubblico“.

 

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INCONTRO COMITATO E ASI, PRECISAZIONE SUI CONTENUTI

Incontro ASI Marco Da Dalto cittadinanza ex nuova Questura. © Manuel Migliorini / Adriapress.

Rimini, 12 febbraio 2024

Come ricostruito dal Comitato ‘Basta degrado ex questura’, nei giorni scorsi in rappresentanza di ASI ho incontrato i cittadini riminesi, ai quali è stata ribadita la nostra posizione.

Ho spiegato, carte alla mano, perché da parte del Comune il continuare a parlare di hub logistico significa non aver letto il nostro progetto, strumentalmente alterare il dialogo e disorientare i cittadini.
Ma sono argomenti che insieme alla promessa della consegna formale di una seconda proposta abbiamo già dichiarato pubblicamente.

Rispetto al racconto del Comitato devo invece smentire di aver detto che all’interno dell’area ci sono persone armate. Non abbiamo nessuna segnalazione, né sensazione di questo tipo, diversamente avremmo immediatamente informato la Questura con cui siamo in contatto che sarebbe intervenuta prontamente.

Sarebbe invece importante che il Comitato, o comunque i cittadini, dopo aver incontrato Amministrazione e ASI, esprimessero chiaramente la loro opinione su qual è il percorso che risolve la situazione: da una parte i ragionamenti sull’ampio quadrante e il PUG coi suoi tempi, dall’altra la proposta di ASI che chiede il via libera al supermercato concedendo un’enormità di aree pregiate al Comune che potrà realizzare quanto di più utile per l’interesse pubblico.

Marco Da Dalto
Responsabile Progetto Rimini Life

Area via Bassi, comitato incontra Asi. Da Dalto: ricorso a Corte dei Conti

lo stabile di via Ugo Bassi

Rimini, 11 febbraio 2024

Prosegue la battaglia del Comitato Basta Degrado alla ex Questura di Rimini che si batte per ridare decoro all’area di via Ugo Bassi. I cittadini, dopo aver incontrato il comune, nei giorni scorsi hanno avuto un incontro con la proprietà, Ariminum Sviluppo Immobiliare. Il responsabile del progetto Rimini Life Marco Da Dalto ha ribadito la posizione molto critica nei confronti dell’amministrazione accusata anche di scarsa trasparenza per non aver mai informato il consiglio comunale dei contenuti della proposta che prevedeva la realizzazione di uno studentato, residenze private e per le fasce deboli e un supermercato. Sul tema della sicurezza, Asi ha confermato, nonostante gli sforzi, le difficoltà nell’impedire l’occupazione abusiva dello stabile. E’ stato chiesto anche un nuovo incontro con Prefetto, Questore e Sindaco per trovare una soluzione efficace. Da Dalto ha infatti spiegato che nell’edificio ci sono anche individui armati e quindi ogni azione di sgombero deve essere adeguatamente programmata. Entro febbraio la società formalizzerà al comune la nuova proposta che prevede la realizzazione del solo supermercato e la cessione gratuita delle altre aree all’amministrazione. Saranno presentati però da Asi anche ricorsi alla Corte dei Conti, ha precisato Da Dalto, visto che l’attuale stallo sta causando danni economici non solo alla proprietà ma anche al comune stesso. Un ricorso che, secondo il responsabile di Rimini Life, avrà ricadute anche a livello personale sugli attuali amministratori. Alla società, il comitato chiede di notificare al più presto la nuova proposta e auspica che immediatamente dopo venga organizzato, da parte del Comune (o di ASI), un incontro a tre: Asi, il Comune e i Rappresentanti della Comunità. All’amministrazione invece i cittadini chiedono di essere coinvolti nell’esame del progetto per trovare una soluzione collaborativa, che riduca la pressione urbanistica sull’intera zona (compreso stadio e Cittadella della Sicurezza) e che metta fine a questa impasse sull’area dell’ex-Questura.

 

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Battaglia sull’ex Questura Asi rilancia: «A noi basta realizzare il supermercato. Non è un nuovo Amazon»

Rimini, 10 febbraio 2024

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Asi: «Entro fine mese il nuovo progetto. Regaliamo 17.600 metri al Comune»

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Area ex Questura, Da Dalto: “Spero sia finita la stagione degli equivoci. Nuova proposta entro febbraio”

I proprietari dell’area incontrano i cittadini, Da Dalto: “Spero che la primavera porti la notizia che quel mostro edilizio e il degrado che genera hanno le ore contate”

Rimini, 9 febbraio 2024

Depositeremo entro il mese di febbraio la proposta formale della soluzione che il 7 dicembre scorso abbiamo annunciato. Il Comune lamenta questa nostra mancanza e noi provvediamo a soddisfarlo”. Incontrando giovedì (8 febbraio) i rappresentanti del comitato “Basta degrado ex questura’ e i cittadini del quartiere, al termine di due ore di confronto con domande e chiarimenti, il responsabile del progetto RiminiLife, Marco Da Dalto, ha informato i presenti dell’intenzione di Asi, aggiungendo che la stessa Asi per il tramite del dottlor Aicardi ha richiesto un incontro al prefetto, al questore e al sindaco per affrontare il tema della sicurezza.

Marco Da Dalto: “E’ emersa soddisfazione tra gli intervenuti per le argomentazioni trattate e il dettaglio affrontato nel dibattito, che ha ripercorso la storia di questi due anni e mezzo, dalla cronologia degli interventi del sindaco, alla delibera di giunta che ha raddoppiato il valore dell’esproprio, alle proposte depositate da Asi e respinte dal Comune, i ricorsi promossi dalla stessa e ancora pendenti, le diffide alla Regione, le richieste di sorveglianza al Ministero (Mit) l’autorizzazione commerciale e appunto la nostra ultima proposta. Una discussione accompagnata da atti e documenti pubblici che hanno fatto chiarezza sulle illazioni che volevano screditare il nostro progetto. Per il comitato e gli intervenuti ora è chiaro che l’iniziale proposta di RiminiLife non era solo un supermercato, ma parchi, parcheggi, residenze libere, residenze studentesche, residenze sociali (in aggiunta a quelle realizzate dal comune), biblioteca e negozi di vicinato; tutti realizzati da Asi, che avrebbe anche ceduto due aree urbanizzate – consentendo al Sindaco di risparmiare il soldi dell’esproprio – su cui il comune avrebbe potuto costruire le residenze Ers e Erp con i finanziamenti Regionali e nell’altra, il Comune, con risorse proprie o con gli oneri straordinari generati dall’intervento avrebbe potuto realizzare un asilo”.

“La soluzione che sostituisce RiminiLife – aggiunge Da Dalto – costituisce per Asi una grande rinuncia economica, ma può risolvere subito il problema della sicurezza e del degrado, fornire supporto allo sviluppo dello stadio e alle esigenze di parchi del quartiere, consentire di non utilizzare risorse finanziarie pubbliche per gli espropri, ridurre di 17.600 metri quadrati la superficie costruita, restituire alla città, un quartiere centrale di Rimini, rigenerato. La nostra nuova proposta azzera anche i timori sui flussi di traffico, vista la mancanza di tutte le altre funzioni previste in RiminiLife”.

“Abbiamo bisogno di salvaguardare il motore economico dell’operazione e di realizzare il supermercato con le aree accessorie previste, poi il Comune è libero di pianificare in quell’enorme spazio ciò che crede di migliore interesse pubblico, compreso un posizionamento diverso delle residenze sociali che ha programmato perché crediamo che non possano essere realizzate in quel contesto e di fronte alla curva di uno stadio. Magari anche di aumentarle, se lo ritiene opportuno”.

Conclude Da Dalto: “Spero sia terminata la stagione degli equivoci. Il Comune ha in mano – ed avrà ancora ribadito nella proposta che riceverà – la soluzione e gli strumenti per risolvere l’annoso problema che affligge Rimini e soprattutto gli abitanti del quartiere. Spero che la Primavera porti anche la notizia che quel mostro edilizio ha le ore contate e che nell’area si possa immaginare un futuro all’insegna della stessa qualità che indubbiamente l’Amministrazione ha portato avanti in altre aree della città”.

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