Rimini Life

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La verità su Rimini Life: le illazioni del Comune e il tradimento delle direttive del Governo, le azioni della giunta che lasceranno l'area degradata e pericolosa ancora per molti anni

Rimini è la città del sogno, dove l’alternanza delle stagioni segna il ritmo della vita quotidiana, delle economie locali, degli incontri e dello scambio fra persone, culture, sapori, valori e senso dello stare insieme.
Un luogo dove gli incontri si alternano con disinvoltura tra il lungomare e i viali, davanti al Grand Hotel, tra l’arenile e una passeggiata sul parco a mare , dove incontrarsi per un bicchiere o per aiutare gli altri nell’emergenza.

Rimini è però anche una città dove una parte importante, che doveva essere di utilità per la collettività, da oltre vent’anni si trova in uno stato di abbandono: una specie di stagione infinita di degrado, più simile a un incubo urbano che a un sogno per l’intera città.
Si tratta del complesso edilizio che avrebbe dovuto ospitare la sede della Questura cittadina: una struttura imponente, finanziata, progettata e costruita ma mai utilizzata che si trova a pochi minuti sia dal centro cittadino, sia dalla stazione, sia da quel mare e da quella spiaggia che tanto rappresentano nell’immaginario, non solo locale, la vitalità di Rimini, un vero scheletro in un armadio per tutta la città che versa in uno stato di grave e perenne degrado, vandalismo, e occupazione abusiva. Un luogo di disgregazione sociale. 

Esiste un progetto per la riqualificazione e la restituzione alla comunità di questo pezzo di città, respinto però dalla giunta comunale.
Questo video intende illustrare l’irragionevolezza delle motivazioni che stanno bloccando il progetto, e dare risposta a tutte le illazioni che lo riguardano.
Questa brutta storia inizia alla fine degli anni novanta fino a che nel 2017 nasce una speranza.
Una direttiva del governo Gentiloni incentiva i progetti di edilizia sociale sostenibile, basati su quattro concetti chiave:
Abbattimento del degrado mediante rigenerazione.
– Insediamento di un mix funzionale di residenze e funzioni complementari.
– Integrazione.
– Inclusività.

Da questa premessa nasce Rimini LIFE, il progetto di un quartiere residenziale modello, da realizzare al posto della Ex Questura, che integri ambiente, paesaggio, funzioni pubbliche e cultura.
Il Comune di Rimini ha mosso alcune obiezioni al progetto a cui vogliamo rispondere in maniera diretta.

RIMINI LIFE GENERERÀ UN IMPATTO AMBIENTALE NEGATIVO SUL TERRITORIO?
Il Progetto Rimini Life si basa su un metodo certificato di analisi, finalizzato a determinare il minore impatto ambientale, e prevede che i materiali di risulta della demolizione vengano in buona parte riutilizzati.

RIMINI LIFE PRODURRÀ TRAFFICO NELL’AREA DI INSEDIAMENTO?
Non ci sarà un impatto negativo sul traffico.
La percezione del traffico non aumenta, tutti gli aspetti di mobilità di Rimini Life sono stati analizzati con un’analisi metodologica di misurazione del traffico in più momenti dell’anno e ricostruito un modello attraverso un sistema di simulazione del traffico che traccia gli scenari futuri.

RIMINI LIFE IMPOVERIRÀ SOCIALMENTE IL TERRITORIO CREANDO DISAGI SOCIALI?
NO!
Le qualità del progetto forniscono un apporto migliorativo al màsterplan, che ha consentito al comune di ottenere i finanziamenti pubblici.
La rigenerazione qualitativa dell’area prevede nuovi spazi di mixitè sociale, di attività, orari, funzioni e flussi di utenza, per promuovere la vitalità del quartiere, e per garantire un miglioramento della sicurezza pubblica a tutti i cittadini.
Inoltre, Rimini Life apporta benefici economici, patrimoniali e occupazionali al Comune, e consente al sindaco di non spendere denaro pubblico per alcun esproprio.

RIMINI LIFE GENERERÀ LA CHIUSURA DI PICCOLI NEGOZI IMPOVERENDO IL TESSUTO COMMERCIALE?
NO!
L’insediamento di un struttura commerciale è di interesse pubblico per la creazione di nuovi posti di lavoro e per l’indotto generato.
Inoltre nel comune di Rimini l’offerta alimentare è sotto dimensionata, ed è concentrata.
L’insufficienza e la concentrazione dell’offerta creano un impatto negativo sul consumatore, infatti nel comune di Rimini la spesa alimentare annua per famiglia è tra le più alte di Italia.

RIMINI LIFE È UN HUB LOGISTICO?
NO!
Rimini Life non è un hub logistico.
Contrariamente a quanto sostenuto, il supermercato ha ottenuto l’approvazione dell’Ufficio del Commercio che lo ha valutato coerente con le norme vigenti e non ha nulla a che vedere con un Hub logistico, non prevede prospetti pieni di bocche di carico scarico, enormi piazzole di manovra e l’area interna totalmente dedicata allo stoccaggio tipiche di questo tipo di strutture, ma è chiaramente un supermercato di quartiere.
L’amministrazione comunale contesta proprio questa parte del progetto, l’insediamento di un piccolo supermercato, basato sulla qualità dell’offerta, sulla preparazione del fresco e sul lavoro di 50 addetti assunti sul territorio, che invece porterebbe benefici ulteriori in termini di offerta di prodotti, promuovendo un abbassamento del carovita.
Un supermercato di prossimità, all’interno di un nuovo contesto formato da edilizia sociale, edilizia privata, negozi di prossimità, studentati, biblioteche, asili e verde pubblico, un ambiente capace di dare una nuova vita ad un’area degradata e riscrivere la narrazione degli ultimi anni.
In sintesi: Il progetto che vi abbiamo proposto è il risultato di un lavoro articolato, portatore di interessi pubblici qualitativi, occupazionali ed economici, chiari e semplici, che giace sui tavoli del Tribunale amministrativo, da quando è stato depositato un ricorso contro il Comune di Rimini che ha detto NO ad un progetto senza motivarne la ragione.

IL COMUNE HA UN PROGETTO MIGLIORE?
NO!
È stata proposta una soluzione che tradisce la direttiva del governo grazie alla quale il comune ha ottenuto i finanziamenti, un’ipotesi progettuale che realizza solo edilizia sociale e residenziale lasciando intatti i problemi dell’area, rinunciando alle soluzioni offerte da Rimini Life.
Ma, rinunciando a Rimini Life, la ex caserma rimarrà dov’è ancora per molti anni e non verrà demolita, costringendo molti riminesi e nuove famiglie con bambini, a vivere a ridosso dello spettrale transatlantico di cemento.

Oggi sulle scrivanie del TAR ci sono le speranze dei cittadini che rischiano di pagare il prezzo più alto di questa assurda impasse, e di un incomprensibile atteggiamento di parte che toglie loro l’occasione di migliorare la vita e la qualità del futuro.

In base al verdetto sulla fattibilità di Rimini Life NON CI SARANNO NÈ VINTI NÈ VINCITORI, QUESTO VERDETTO VEDRÀ TUTTI VINCITORI. OPPURE TUTTI PERDENTI.

RIMINI LIFE GENERERÀ UN IMPATTO AMBIENTALE NEGATIVO SUL TERRITORIO?

NO!
Il Progetto Rimini Life si basa su un metodo certificato di analisi, finalizzato a determinare il minore impatto ambientale.

RIMINI LIFE PRODURRÀ TRAFFICO NELL’AREA DI INSEDIAMENTO?

NO!
Tutti gli aspetti di mobilità di Rimini Life sono stati verificati con un’analisi metodologica di misurazione del traffico in più momenti dell’anno.

RIMINI LIFE IMPOVERIRÀ SOCIALMENTE IL TERRITORIO CREANDO DISAGI SOCIALI?

NO!
La rigenerazione qualitativa dell’area prevede nuovi spazi di mixitè sociale, di attività, funzioni, per promuovere la vitalità del quartiere e un miglioramento della sicurezza pubblica a tutti i cittadini.
Rimini Life apporta benefici economici, patrimoniali e occupazionali al Comune.

RIMINI LIFE GENERERÀ LA CHIUSURA DI PICCOLI NEGOZI IMPOVERENDO IL TESSUTO COMMERCIALE?

NO!
Una nuova struttura commerciale è di interesse pubblico sia per la creazione di nuovi posti di lavoro che per coprire un’offerta alimentare che attualmente è sotto dimensionata e genera a Rimini una spesa alimentare annua per famiglia tra le più alte d’Italia.

RIMINI LIFE È UN HUB LOGISTICO?

NO!
Il supermercato ha ottenuto l’approvazione dell’Ufficio del Commercio che lo ha valutato coerente con le norme vigenti e non ha nulla a che vedere con un Hub logistico, configurandosi al contrario come un supermercato di quartiere.

IL COMUNE HA UN PROGETTO MIGLIORE?

NO!
È stata proposta dal Comune una soluzione che tradisce la direttiva del governo grazie alla quale il comune ha ottenuto i finanziamenti, un’ipotesi progettuale che realizza solo edilizia sociale e residenziale lasciando intatti i problemi dell’area, rinunciando alle soluzioni offerte da Rimini Life.